Si è concluso ormai domenica scorsa, nel pieno delle votazioni amministrative, il workshop organizzato da Matrica (a cura di Lidia Decandia e Leonardo Lutzoni) con il dottorato in tecnica urbanistica dell'Università Sapienza di Roma, con la partecipazione del dottorato della facoltà di architettura di Alghero.  
Un eterogeneo gruppo di docenti romani e di dottorandi di Roma e Alghero, con provenienze disciplinari che spaziano dall'architettura, all'urbanistica, alla sociologia, economia e antropologia, hanno percorso e si sono interrogati sul territorio in cui Matrica ormai da quasi tre anni svolge attività di didattica-ricerca-azione. 
Abbiamo cominciato il primo giorno con una visita alla mostra, per raccontare ai nostri ospiti tutto il percorso finora svolto; proseguita con un'escursione sul monte Limbara dove, dopo un meritato spuntino che ha avuto tra l'altro il significativo compito di rendere coeso il gruppo di lavoro, abbiamo ragionato intorno al significato del vuoto e del silenzio, con gli interventi di Maurizio Paolillo e Pasquale Persico.
Il giorno seguente ci siamo spostati in Costa Smeralda per contrapporre al silenzio della montagna un ragionamento sullo sviluppo arrivato su questo versante con il conseguente abbandono delle aree interne. In particolare, oltre all'escursione, ha fornito numerosi spunti di discussione il dibattito organizzato ad Arzachena presso il centro A.C.D. in cui sono intervenuti l'arch. Enzo Satta, l'antropologo Bachisio Bandinu e l'arch. Massimo Carta.
Un dibattito acceso che è proseguito anche il giorno successivo, presso la chiesa della Madonna delle Grazie, in cui avevamo organizzato una discussione collettiva intorno ai temi del futuro delle aree interne, a partire dalle sollecitazioni provenienti da altre esperienze, in Italia come quelle raccontate dai prof. Giuseppe De Matteis (sulle Alpi torinesi) e Bruno Amoroso (in Abruzzo) e di nuovo dall'arch. Massimo Carta (rispetto alle esperienze del PPTR pugliese), e in Sardegna con i festival Time in jazz della vicina Berchidda (raccontato da Giannella Demuro) e Isola delle storie di Gavoi; per poi riflettere sulle esperienze in corso portate avanti dalla provincia di Olbia-Tempio, raccontate dalla dott.sa Argia Canu, dirigente del settore Programmazione e Pianificazione Territoriale, Attività Produttive e Agricoltura, Politiche di Sviluppo.
Ai molti momenti di discussione ed escursione si sono naturalmente affiancati tempi e spazi per la socialità e convivialità, che sono proseguiti fino all'ultimo giorno, con l'immancabile pranzo finale nello stazzo Mastruledda a base di suppa cuata e porcetto.
Sicuramente questo ulteriore contributo di Matrica al territorio calangianese ha fatto conoscere e discutere animatamente molti dei nostri ospiti, che sono rientrati a Roma probabilmente con una visione un po' più complessa della Gallura di quella banalizzata dai media; ci domandiamo però se la discussione porterà a nuovi avanzamenti sui temi dello sviluppo locale, sopratutto in questo delicato momento di insediamento della nuova amministrazione: sarà possibile trasformare finalmente il dibattito in politiche pubbliche?
 
 
Oggi in visita alla mostra anche dei turisti francesi che da Bourges sono venuti in vacanza in questa zona della sardegna e girando nel paese si sono addentrati nell'ex convento, attratti dal museo del sughero.
Per loro Anna ha fatto una visita in francese e il racconto li ha talmente appassionati che sperano di ritornare da queste parti tra qualche anno, sicuri che il nostro progetto sia andato avanti!
E' stata davvero una piacevole sorpresa ascoltare dalla voce di Catherine tanto entusiasmo per il progetto La strada che parla. Senza saperlo, ha pronunciato parole che spesso anche noi abbiamo ripetuto: "è una parte della sardegna che è molto sconosciuta ma che è molto importante anche per i turisti. Ai nostri tempi in cui tutto va molto veloce, con internet, la vita urbana, c'è bisogno di trovare delle radici, le nostre origini, qualcosa capace di parlarci e che ci permette di recuperare  una lentezza essenziale a riprenderci un tempo di vita più pacato. Scoprire tutto ciò qui in questo luogo è un punto di forza per la sardegna, tanto più che non siamo per niente lontani dalla costa..dunque vale davvero la pena fare una deviazione da queste parti per una famiglia in vacanza ed è molto interessante per la conoscenza della cultura della regione. Spero proprio che questa regione degli stazzi sia valorizzata e spero riusciate a portare avanti questo progetto! Spero di poter tornare presto per fare un giro nella campagna e scoprire gli stazzi rivitalizzati da un nuovo progetto!" (trad. tratta dal video e da altre chiacchiere off video!).
 
I ragazzi della scuola media di Calangianus oggi sono venuti in visita alla mostra in occasione della XIV settimana della cultura, accompagnati dalla prof.ssa Nicoletta Melis. Anna e Leo di Matrica li hanno accompagnati nella visita, spiegando il lavoro svolto sul territorio con gli abitanti, le due giornate di cammino lungo il tracciato della ex-ferrovia, il lavoro fatto con gli studenti della facoltà di architettura, i video, il gioco, la stanza del futuro, le foto...
Proprio le foto sono stato l'elemento di maggior interesse: perchè pendono un po' qua e un po' là, perchè raccontano senza parole il paesaggio di vita di questi ragazzi, perchè..."ehi, ma quello è mio nonno!!", come ci ha detto sorpreso uno di loro!
Invitiamo gli altri studenti della zona a passare a trovarci...passate parola! ;-)
 
...un po' confuso...ma c'è! ;)
 
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Si apre una settimana importante per il laboratorio Matrica: oltre all'apertura straordinaria della mostra "La strada che parla", promossa dal MiBAC in occasione della XIV settimana della cultura, partita lo scorso sabato 14 e che si chiuderà domenica 22, è prevista la partecipazione a due importanti convegni.

Venerdì 20: "Stazzi di Gallura, tutela e rinascita produttiva", organizzato dalla provincia di Olbia-Tempio ad Arzachena (OT).
Sabato 21 - domenica 22: "Verso una nuova interpretazione del paesaggio sardo" presso la sala consiliare del Comune di Urzulei (OG),  finanziato dall'Assessorato della Difesa dell'Ambiente nell'ambito del bando per la realizzazione di progetti di educazione all'ambiente e alla sostenibilità.
Di quest'ultimo incontro di rilevanza internazionale, Matrica rappresenterà la  facoltà di Architettura di Alghero, e illustrerà le proprie metodologie di lavoro sul territroio sperimentate negli ultimi 5 anni accanto ai relatori delle Università di Cagliari, dell’Università di Urbino e del City College of New York. Sono pubblicate informazioni anche sul sito SardegnaAmbiente.

Lidia Decandia, con Anna Uttaro e Leonardo Lutzoni, interverranno in entrambi i convegni sia con alcuni poster sui propri lavori, sia con una relazione sulle attività svolte sul territorio con gli abitanti.
Vi aspettiamo! 

 
 
Ricordiamo che la mostra è ancora aperta. Non solo: in occasione della Settimana della cultura promossa dal Mibac, sarà aperta tutti i giorni con i seguenti orari: 10.00-12.00/17.00-20.00. Per informazioni tel. 329 3172060.
Per chi avesse perso l'evento inaugurale, pubblichiamo ancora alcune foto.
 
Sabato 25 febbraio 2012 inaugurerà la Mostra “La strada che parla”, a cura del Laboratorio Matrica, facoltà di Architettura di Alghero, presso l’ex-convento di Calangianus (OT), via Fra’ Tommaso.
L’evento inaugurale aprirà alle ore 15, con una visita guidata alla mostra che si concluderà in forma di dialogo, dal titolo “Quali futuri per le aree interne? Conversazione a più voci”. 
Coordineranno la discussione Lidia Decandia, Leonardo Lutzoni, Anna Uttaro.
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare. 

 
Stiamo lavorando da Roma, qui le previsioni meteo catastrofiche non ci spaventano: usiamo la rete se non possiamo uscire di casa e inviamo i files delle tavole al prode Alessandro che ci sta curando il servizio stampa e...tataratatatà!! Oggi, non è un caso che nevica...abbiamo finito!!! :-) Anche le ultime tavole sono state sfornate dal plotter. Sono impacchettate e pronte per la spedizione. L'inaugurazione è tra due settimane!